La cima di Vaccarezza
Un eminente chef ha pubblicato un articolo di elogio del suo collega Nicola Vaccarezza.
Forse non tutti sanno, infatti, che anche il nostro beneamato ingegnere Nicola è un cuoco provetto, cosa che risulta anche dai suoi trascorsi.
Ebbene la Cavalla viene elogiata per la sua meravigliosa e succulenta cima.L'articolo però è un po' confuso (nel finale si può comprendere il motivo). Per questa ragione consigliamo di interpretare le parole dello stesso come segue:
ERRATA CORRIGE
Alpeggio Sobrietà
Pneumatici Visceri intestinali
Braccia Natiche
Mani Chiappe
Paolo Travers: Superiamo l'alpeggio e proseguiamo fin dove la strada lo permette, prima di trasformarsi nel sentiero che conduce alla cima Vaccarezza. Fine della corsa. [...].
La braciola chiama. Sgonfio leggermente i pneumatici e via. Gli scossoni della discesa scaldano le braccia e ci prendiamo qualche pausa per far riposare le mani. Nella parte alta la strada è particolarmente sassosa, ma dopo pochi chilometri il fondo è liscio e ricoperto da ghiaia fine: insomma la tenuta è molto buona e si scende che è una goduria. Inseguo Sergio mentre salta sui tronchi che tagliano trasversalmente la strada (credo fungano da scolo per l'acqua).
Arrivati a casa di Fabrizio (grazie Fabri per l'ospitalità) io incomincio a dedicarmi alla birra (grazie anche per la birra!)... quello che succede nelle ore successive è un po' confuso...
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