mercoledì 20 dicembre 2006

Vaccarezza come unità di misura


Si può leggere su wikipedia, alla voce "Unità di misura":

"Le unità di misura sono uno standard per la misurazione di quantità fisiche. In fisica e in metrologia, è necessaria una definizione chiara e univoca di tali quantità, al fine di garantire l'utilità e la riproducibilità dei risultati sperimentali, che è alla base del metodo scientifico".

Siamo lieti di annunciare che su iniziativa della N.A.T.I.C.H.E. (Nuovissima Associazione Tipi Intelligenti Che Hanno Eccelso), presieduta dal florido ingegnere chiavarese Nicola Vaccarezza, il Comitato Scientifico Internazionale dell'UNESCO ha da poco introdotto una nuova unità di misura.

Non si tratta di unità per la misurazione del tempo, come minuti, giorni, secoli. No. Non si tratta neppure di unità di misura della distanza, come il nanometro, la iarda o il miglio marino. No, no. E non si tratta manco di unità di misura del peso, come l'oncia, il grammo, la tonnellata. No, no, no. Non parliamo di ettari, galloni, fahrenheit. No, no, no, no.

Parliamo di una nuova unità di misura: il grado cavalcare. Si tratta dell'unità ufficiale di misura dell'alcolismo.

Facciamo qualche esempio pratico: 0 gradi cavalcare corrispondono alla sobrietà serena del nostro amico Nicola, vale a dire uno stato che per una persona normale corrisponde a un pesante ottenebramento. -10 gradi cavalcare corrispondono a una crisi insaziabile di birrette, che in una persona normale si manifestano solo dopo tre giorni di marce forzate a digiuno nel deserto frustati da un negriero. + 10 gradi cavalcare corrispondono a uno stato comatoso di una persona normale. Insomma occorre tenere presente lo sfasamento della scala rispetto alle persone dappoco.

Ad ogni modo questa nuova unità di misura (sottolineiamo: lo spostamento di un grado in più si ottiene ingurgitando mezzo litro di birra o alcolici equipollenti) aiuterà certamente le forze dell'ordine nei loro ingrati compiti di prevenzione dei crimini, sebbene ancora oggi il vigente Codice della Strada utilizzi l'antidiluviana misura dei mg di alcol su litro di sangue. Aspettiamo con ansia un intervento legislativo.

venerdì 15 dicembre 2006

Una canzone per la Cavalla


Là nella capanna,
laggiù nel bosco nero,
c'era un cow-boy che si chiamava Piero.

E la sua cavalla dormiva nella stalla
mentre lui beveva lentamente il the.

Il cow-boy Arturo
pian pian scavalca il muro
e la cavalla a Piero gli rubò, oibò.

Ma l'indiano bello
col chiodo nel cervello
la cavalla a Piero gli portò, oibò.

Il testo di questa bella canzone, che è stata musicata anche da Eric Clapton, da Little Tony e da Fabio e i Quattro CA., è di discussa attribuzione. I soliti bene informati sostengono che sia nata dalla fervida immaginazione di un celebre autore delle Edizioni Cavalcare, che non possiamo nominare per paura di censure e rappresaglie, ma di cui potete leggere le peggiori nefandezze qui.

Costui, che per comodità chiameremo l'Innominabile, decise di mettere in musica il bel brano che avete letto, con specifiche allusioni a dei personaggi poi divenuti celeberrimi.

E' piuttosto ovvio chi sia il barbuto Piero protagonista della vicenda, per cui non ci dilungheremo. Anche sul personaggio della Cavalla non ci sembra il caso di dover specificare di chi si tratta, dal momento che il nostro intero blog equino è dedicato alla glorificazione del celebre ingegnere.
Piuttosto occorre mettere in evidenza chi siano gli altri due personaggi: 1) il cow-boy Arturo (di cui si può vedere una fotografia) e 2) l'indiano bello col chiodo nel cervello.

Quanto al primo, trattasi probabilmente del celebre geografo Fabio Pieders, altro stimatissimo autore di saggi per la Cavalcare, non nuovo a imprese di furti di Cavalle.

Il secondo, l'indiano col chiodo nel cervello, è chiaramente Nicolaspinetto: l'epiteto "Bello" sta lì a dimostrarlo.

mercoledì 13 dicembre 2006

Reportage dalla Caviglia


Il signor ingegner Nicola Vaccarezza in persona ci ha trasmesso questa fotografia-collage di dubbio gusto, con preghiera di pubblicazione.

Non abbiamo saputo resistere al suo fascino e abbiamo obbedito al suo comandamento.

Lunga vita a te, Cavalla!

Vota Cavalla, vota Bidella!

martedì 5 dicembre 2006

Ancora sul passato di Claudio Cammelli


Chi, tra i frequentatori abituali e non di questo blog, ignora chi sia Claudio Cammelli?

La Cavalcare Broadcasting aveva messo online un filmato, poi censurato per evidenti ragioni di opportunità.

Come si poteva constatare nella scena incriminata, nel torbido passato dell'ing. Claudio Cammelli, esimio esponente di avanguardia letteraria delle Edizioni Cavalcare, non c'è soltanto violenza allo stato brado.

Oltre alle mariolate, sulle quali è già stato pubblicato un post in passato, il Cammelli si è anche dedito ad attività spericolate e persino coraggiose. Al termine delle sue burrascose avventure, che lo hanno portato anche in terra magiara, egli è stato insignito del prestigioso titolo di Sir Claudio The Brave, che significa "Signor Claudio il Coraggioso".

Adesso il Cammelli può finalmente camminare a testa alta e non temere irriverenti pernacchie da parte di chicchessia.

lunedì 4 dicembre 2006

Una festa da far paura


Alla fine il grande giorno è arrivato.

La Cavalla è diventata trentenne e la gran festa si è tenuta. La mobilitazione della FEGATO (Fondazione Equina Giochi, Alcolismi, Tabagismi, Orge) ha dato i suoi frutti e l'Evento si è dimostrato clamoroso e indimenticabile.

Tra i tanti presenti, gli amministratori delegati della FEGATO, della Cavalcare Corporation, della Cavalcare ONLUS, del Nicola Vaccarezza Fight Club, delle Edizioni Cavalcare e il sottosegretario del Comitato Permanente di Sostegno alla Cavalla, oltre a tanti altri che è inutile elencare. Tra questi, il signor Claudio Cammelli, fresco fresco di compleanno pure lui. Circa un centinaio di persone si sono letteralmente accavallate durante una serata di alcolismo e devastazione in pieno stile Cavalcare.

A testimonianza di questa memorabile notte sono state scattate alcune fotografie, che potete ammirare de sopra e de sotto questo articolo (anche deredro). Inoltre è stato girato un filmino osé, che ha per protagonista proprio l'Eccelso Ingegnere, e che è visibile su YouTube e a quanto pare sta riscuotendo un successo straordinario.

Occorre segnalare che sono state confezionate otto torte di compleanno, sei delle quali recavano la scritta "FEGATO". Alcuni maligni sostengono che si trattasse dell'ingrediente segreto.

Se i visitatori di questo blog faranno adeguata richiesta con commenti a questo post, verranno pubblicati altri e più precisi reportage della serata, a cura della Agenzia di Stampa Rodeo (R).

Una poltrona per la Cavalla


Una nutrita delegazione di autorevoli personaggi, alcuni dei quali occupano posizioni di vertice nell'impero finanziario della Cavalcare, si sono recati presso l'edificio chiavarese ove dimora il seducente ingegnere e gli hanno lasciato in omaggio, come segno del loro rispetto e della loro profonda ammirazione, il mobile di cui si può ammirare una fotografia qui a fianco.

Tale notizia, di per sé insignificante, ha anche un significato recondito.

A quanto risulta da voci di ben informati, che hanno riferito la faccenda a un agente Cavalcare infiltrato presso di loro, il florido ingegnere avrebbe per lungo tempo desiderato di possedere una poltrona di tal fatta. Ovviamente tale mancanza non gli derivava da deficienza di denaro, tenendo conto di quali proporzioni abbia l'impero economico di cui il Vaccarezza regge il timone: il motivo per cui la Caviglia non si era mai concesso il piacere di una poltrona era puramente scaramantico.

Infatti il proteiforme ingegnere dalla bizzarra filosofia ha sempre sostenuto due cose: che l'assonanza fa la persona (per cui una malgascia non sarà mai una brava ragazza) e che solo i gli stupidi, le checche e gli amici acquistano poltrone.

Aveva ragione anche stavolta.

venerdì 1 dicembre 2006

Collaborazione Bompiani-Cavalcare


La Joint Venture Bompiani s.p.a. - Cavalcare Inc. ha portato alla recente pubblicazione del libro che vedete ritratto qui sopra.

Sostanzialmente in questo accordo commerciale la Bompiani ha messo i suoi potenti mezzi di stampa e diffusione e la Cavalcare il suo stile inconfondibile e il fascino del suo fondatore.

Di seguito riportiamo una scheda di presentazione, tratta dal sito liberonweb:

"Elio e le Storie Tese

Vite bruciacchiate

Bompiani - Collana: asSaggi

Pagine 331 - Formato 12,5x17 - Anno 2006

Prezzo di copertina € 14.00



Note: Ricordi confusi di una carriera discutibile


Le verità inconfessabili. Le inezie trascurabili. Le carriere discutibili. I ricordi confusi. Il gossip del secolo scorso, 39 voci raccontano Elio e le Storie Tese.
Elio e le Storie Tese le interrompono continuamente, talvolta puntualizzano, di tanto in tanto obiettano.
Ma solo perché non si ricordano. Se ricordassero non avrebbero bisogno di 39 persone per un libro. Gliene basterebbero - che ne so - una quindicina. 20 al massimo!
Attenzione: contiene numerose zone d'ombra. Tra il secolo scorso e questo secolo Elio e le Storie Tese hanno conosciuto ben più di 39 persone, ma non si poteva mica chiedere a tutti.
Attenzione: contiene numerosi elogi. Dei resto, mettetevi nei panni degli interpellati, che sono in prevalenza amici. Che poi uno non venga a lamentarsi: "Ah, ma ci sono molti elogi!"
Cordialmente,
Elio e le Storie Tese
".

Una favola a lieto fine (La cavalla nel rodeo)


Per un curioso gioco di parole, proprio la cavalla si trova a essere la regina del rodeo.

Proprio l'altro ieri il tenero ingegnere Nicola Vaccarezza si trovava a passeggiare, con fare disinvolto e col suo caratteristico piglio sagace, lungo le vie dell'accogliente paesino di Settimo Torinese, sobborgo industriale della più nota Torino.

Ed ecco che d'un tratto solleva lo sguardo e vede un'alta ciminiera emettere fumi nerissimi e maleodoranti. Incuriosita, la Cavalla si avvicina a quell'industria, ove si vedono maestranze di operai manovrare catene, pulegge, turbine e padelloni. Come tutti avrete ovviamente compreso, si trattava della industria San Carlo.

Il Cavalcare ha pensato che una fabbrica di quel genere faceva proprio al caso suo. E poi per il settore agroalimentare ha sempre avuto un debole. Allora senza pensarci su due volte ha estratto dal suo bel portafoglio nerazzurro i contanti necessari e con atto magnanimo ha rilevato l'azienda dal precedente proprietario, signor Armando San Carlo.

Ora così la Cavalla è divenuta titolare delle famose patatine Rodeo, il cui nome, d'altra parte, era stato scelto proprio in onore di Vaccarezza.