lunedì 23 marzo 2009

Un uomo in frantumi


Alcuni giorni fa, e precisamente il giorno 1 marzo scorso, intorno alle ore 16, il sig. Nicola Vaccarezza si trovava immerso in una sostanza gelatinosa di colore marròn, fatta arrivare appositamente dal Guatemala, emanante un gradevolissimo aroma.

Esattamente in quell'istante il Cavalcare, vestito con un elegante smoking di colore nero e un camicia bianca, brandiva nella mano destra una lunga lancia con la punta in bronzo; nella sinistra, invece, reggeva una ruota con dodici raggi. All'interno del suo voluminoso cavo orale erano disseminati pezzetti di cibo, residui di un lauto pasto che egli aveva da poco consumato nella lieta compagnia del suo amico Acclaudio.

Tutto ciò, comunque, non ha molto rilievo. Ciò che vogliamo riferire in questo articolo, infatti, è ben altro.

A quanto risulta, infatti, ad alcuni esponenti di SOCIO (Segretissima Organizzazione per Carpire Informazioni Occulte) il Vaccarezza sarebbe stato fatto oggetto di una malvagia pratica di Malocchio, organizzata da un nutrito gruppo di facinorosi. Costoro sarebbero gli animatori del turpe blog Scavalcare, che in passato ha riversato tante insolenze e vituperi sulla sacra capoccia del benevolo Cavalcare.

Il Malocchio in questione avrebbe determinato un'improvvisa e seccante Osteoporosi al fedele collaboratore Claudio Camelie, il quale - sempre prestando fede alle informazioni forniteci da SOCIO - si troverebbe ora pressoché in frantumi; come degli animaletti Swarowsky gettati con forza da un terrazzo sulla folla terrorizzata. Alcuni pezzi dello sfortunato soggetto sarebbero stati già venduti su ebay quali talismani portafortuna dal ricchissimo ing. Vaccarezza.

Da parte nostra, non sappiamo proprio se augurarci che il Cammelli si rimetta in sesto o meno. Nel primo caso, la Cavalcare Corporation potrebbe tornare a contare su un valido organizzatore e uomo d'azione; nel secondo, il Cavalcare potrebbe continuare invece a sollazzarsi con le vendite online. Tutto sommato, non tutti i mali vengono per nuocere.

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