La nuova casa di Claudio Cammelli
Proprio ieri sera una nutrita delegazione di esponenti dell'alta società si è recata in visita alla nuovissima casa di Claudio Cammelli, nonché di una nota architetta che ha chiesto a gran voce di mantenere l'anonimato. Giornalisti, politici, designers, enologi e avvinazzati di varia natura e moralità si sono addentrati nei vicoli genovesi per osservare da vicino l'immobile recentemente acquistato dal potente uomo d'affari a capo di diverse branche della Cavalcare Corporation. Tra tutti, spiccava la personalità controversa e conturbante dell'ing. Nicola Vaccarezza.
Sorpassato l'ampio androne, ornato di mille fregi e vestiboli, oltre che da una pratica cassetta per le lettere, i luminari hanno percorso una serie innumerevole di lunghe ed ampie scalinate, per infine accedere al lussuoso appartamento, il cui accesso è difeso da una robusta porta di legno massello. Qui si sono ritrovati improvvisamente ad ammirare le più svariate bellezze che mano umana mai abbia generato: meravigliosi arazzi, lussuosi tappeti orientali, damaschi e arabeschi, autentiche statue greche e monete romane aventi tuttora corso legale, bassorilievi e dipinti fiamminghi, italiani e francesi, oltre a statue e mezzobusti che ritraggono le alte personalità dell'impero equino, e in particolare l'ing. Vaccarezza. Tra le rarità, un costoso sarcofago appartenuto al faraone Radamesse, il casco spaziale del famoso astronauta Neil Armstrong e un barilotto di birra appartenuto al feroce ingegnere Moro Rivara.
Innumerevoli saltimbanchi, paggetti e funamboli di ogni risma occupano le incalcolabili stanze di cui si compone la casa. Una musica assordante, e un poco discutibile, permea l'intero ambiente; al suo ritmo sincopato si dimenano le natiche inconcusse dell'ingegnere Claudio Cammelli.
Nei numerosi armadi, stipati di ogni ben di Dio, sono ordinatamente disposte le bellezze del Cammelli; spiccano tra queste la collezione di Swarowsky, quella di catene e quella ancora più esclusiva di catene di swarowsky.
Tutti i visitatori della casa hanno espresso la loro fedeltà e ammirazione al ricco ingegnere, baciando la sua mano generosa ornata d'anelli; hanno infine fatto ritorno alle loro abitazioni, lasciando ciascuno un po' del proprio cuore in quella di Claudio Cammelli.