mercoledì 30 maggio 2007

La Donna Ghepardo e l'Uomo Cavalla

Questa volta vogliamo raccontare ai nostri assidui e indomiti lettori una curiosa avventura erotico-sentimental-godiva che ha visto per protagonista il nostro beneamato Cavalcare. Parliamo del noto incontro tra la Donna Ghepardo e l'Uomo Cavalla.

La vicenda si svolse nei pressi della città di Riga (o Tallin, come la chiamano alcuni) nel lontano 2004 (o 2005, come lo chiamavano alcuni). In quei frangenti l'Uomo Cavalla vacava meditabondo nel lontano ed esotico paese della Lettonia in cerca di ispirazione poetica e ristoro. Di lì a pochi giorni, infatti, avrebbe composto il famoso Carme dell'epoca transeunte, una delle sue liriche più riuscite e decantate.

Ad ogni modo, vagabonda che ti vagabonda, vaca che ti vaca, l'Uomo Cavalla si imbatté in un superbo e maestoso esemplare di Donna Ghepardo. Essa ghermiva le sue prede con temibili artigli, zanne affilate e baffi lunghissimi. Produceva inoltre truci latrati, che gettavano il terrore sui malcapitati astanti.

La popolazione lettone (nota bene: si pronuncia lèttone) era in preda al deliquio e da tempo invocava l'intervento della temibile Polizia Autoctona o di un qualche supereroe che potesse riportare serenità negli animi e calmare i nervosismi verificatisi in ogni dove.

Fu proprio lo spavaldo Uomo Cavalla dal cuor di leone, dal pelo di cinghiale e dall'audacia di falco ad affrontare la pericolosa chimera*. La soggiogò con tutta la sua magnanima virilità e la Lettonia fece di Cavalcare suo cittadino onorario. Ancor oggi, chi si rechi in pellegrinaggio a Vilnius può ammirare una lapide posta a monito e ricordo imperituro.



Nota bene: il termine "chimera" è utilizzato, qui, in senso lato. Infatti l'Uomo Cavalla ha affrontato, in epoche precedenti, anche una temibile Chimera, in località Parma. E pure una Mangrovia, altrove. Ma queste sono vicende che verranno raccontate in futuro.

giovedì 24 maggio 2007

Una gustosa ricetta

Il fecondo e sempiterno ingegnere Vaccarezza, come tutti sanno, ha avuto un glorioso passato di pizzaiolo. Ha inoltre un debole per le patatine, come del resto anche altri noti pornodivi. Ha legato indissolubilmente il suo nome alla cima alla genovese. Ed è particolarmente ingordo di farinata e coppa del nonno.

Ma oltre a tutto ciò, vi sono molte altre cose da scoprire nella odorosa e succulenta cucina dello chef Nicola Vaccarezza. Egli ha dato alle stampe in passato un libro implacabile oggi ritirato dal commercio per ragioni di ordine pubblico e di salvaguardia della fauna nazionale, ma che ebbe un discreto successo commerciale, provocando la morte di innumerevoli innocenti animali e determinando altresì l'estinzione di alcune preziose specie faunistiche.

Ci riferiamo al famigerato Cucinare con garbo e bestiacce, edito dalle Edizioni Cavalcare nel lontano 1984. In tale saggio egli sosteneva, con gusto e sagacia, come trarre profitto e godimento palatale da animali raramente consumati a pasto.

Riportiamo per i nostri golosi lettori una di quelle ricette, tanto piacevole al gusto quanto nocivo al wwf:

Pasta al corvo.

Tempo di preparazione: mezz'ora.
Difficoltà: media.

Catturate un grosso esemplare di pennuto con il piumaggio nero. Legatelo per una zampa e fissate l'altra estremità a una gamba del vostro tavolo da lavoro. Lasciatelo poi libero di svolazzare a piacimento per la cucina. Pelate ora accuratamente patate e cipolle. Nel frattempo tritate quattro ramarri a fettine sottili sottili e lasciateli rosolare nel barolo.
Fate bollire un capiente pentolone d'acqua e salate. Gettate la pasta, possibilmente maccaroni, e scolatela quando vi appare pronta.
Gettatevi dentro le fettine di ramarro, le patate e le cipolle. Versate un filo d'olio a crudo.
Munitevi di una comune grattuggia metallica. Catturate l'esemplare pennuto e afferratelo saldamente sul suo cranio coriaceo. Grattate un'abbondante sfarinatura di becco sul piatto fumante. Non curatevi dei vani tentativi di svolazzamento.
Servite in tavola e... bon appetit!

lunedì 14 maggio 2007

Un bizzarro cartello

Qualche sera fa lo stanco ingegnere chiavaro-settimotorinese Nicola "Cavalcare" Vaccarezza stava mestamente rincasando nella sua magione piemontese. Passeggia che ti passeggia per le vie della splendida Settimo Torinese, guarda cosa gli capita sotto i magnetici occhi:



Si trattava di un mega cartellone luminoso fatto installare dall'A.N.V.E.D.I., Associazione Nicola Vaccarezza: Estimatori, Detrattori & Indifferenti.

Per manifestare rispettivamente tutta la stima, l'odio e l'indifferenza nei confronti del valoroso ingegnere gli abitanti della sempreverde Settimo Torinese avevano acquistato questo costosissimo macchinario luminoso a cristalli liquidi da un milione e seicento mila pollici, indebitando fino al collo le generazioni future di abitanti settimesi, concedendo terrificanti ipoteche su immobili e anime.

Ora il Cavalcare è certo più conscio del suo rilievo sociale e del suo ruolo di personaggio chiave a Settimo Torinese, sebbene le sue notti siano diventati più insonni, visto che il fastidioso marchingegno è stato installato tre metri e mezzo fuori della finestra di camera sua.

P.S.: questa ripresa del cartellone luminoso è stata effettuata dal celebre sito notcelebrity.co.

martedì 8 maggio 2007

Ancora un Ente

Stavolta parliamo di Ente; ma non in quel senso anormale che a questa parola viene attribuito da un architetto parigino. Tale bizzarro designer di palazzi considera infatti che la parola "Ente" significhi qualcosa come "sinistra e temibile presenza di un fantasma in agguato".

Niente di tutto questo. Vogliamo infatti parlare di un Ente nel vero senso della parola. Cioè di una organizzazione preposta a uno scopo ben preciso. Non un Ente pubblico, ma un Ente Equino.

Si tratta di LISERGICO, la nuova creazione della fervida mente dell'ingegnere Nicola Vaccarezza. Vogliamo sottolineare, per dovere di cronaca, che il sempreverde ingegnere ha avuto questa meravigliosa idea mentre si trovava assiso sui rami più alti di una palma da datteri.

LISERGICO, oltre che il nome di un temibile acido, è in realtà l'acronimo di

Lega per l'Ingegneria a Sfondo Equino e per la Riduzione in Gas di Insetti, Cani e Otarie.

Attraverso questo nuovo, potente Ente, dotato di poteri straordinari dal suo sapiente Presidente, e munito di sacrosantissimo Patrocinio e Benestare della Presidenza della Repubblica e di Imprimatur di Sua Santità il Pontefice attualmente in carica, l'ingegnere Nicola Vaccarezza si ripropone di riunire le varie organizzazione e opere del suo ingegno bislacco in una sola unità, attraverso la quale sfruttare al meglio la produzione di energia tramite animali.

Di seguito si può osservare il temibile simbolo dell'ancora più temibile Ente:

Spieghiamo per i più sprovveduti il contenuto di boccette e alambicchi: la prima provetta contiene frappé di insetti (inclusi alcuni maestosi gabbiani, che il curioso ingegner Vaccarezza ha sempre classificato zoologicamente tra gli insetti); la seconda boccetta è piena di CANE, il gustoso liquore prodotto tramite la rivalutazione energetica attraverso fusione, per l'appunto, di cani; e il terzo recipiente altro non contiene che succo d'otaria, aromatizzato con alcuni gradevoli infusi e afrori.

giovedì 3 maggio 2007

Ecco come liquefare e degustare cani

Le implacabili Edizioni Cavalcare hanno ripubblicato in una nuova edizione, con sovraccopertina in pelle di cagnolino e legature in pelo di bulldog, il vecchio successo dei due scafati centravanti di sfondamento della casa editrice.

Parliamo ovviamente di

Nicola Vaccarezza - Fabbio Peder, Manuale del liquefatore di cani. Come degustare alani, bassotti e san bernardi in piacevoli drink con amici, edizioni di cavalcare.org, pagine 240, € 16,00.

Da una recensione dell'allora Cardinale Ratzinger:
"La coppia per antonomasia delle edizioni cavalcare - la più prolifica, la più amata - si cimenta in una fatica di non poco conto, che coniuga la sagace guida enogastronomica del Vaccarezza con la piacevolezza dello stile del Peder, e al tempo stesso la concisione di quest'ultimo - spesso vittima di crisi di sonno durante la scrittura - con l'eloquio forbito e la digressione colta dell'altro.
Una coppia d'oro, potrebbe dire qualcuno, pensando magari a Paul Newman e Robert Redford: ma in questo caso forse sarebbe meglio parlare di una coppia d'amianto".


La Cavalcare Corporation ha comunicato che agli acquirenti del volume verrà regalato un simpatico segnalibro costituito dalla coda di un bassotto.